L’architettura prima di essere edificio è pensiero, se non altro perché è estremamente più economico di un grattacielo.
Ludwig Mies van der Rohe. Modernismo, minimalismo. Assieme a Le Corbusier è uno dei padri dell’architettura moderna e un rivoluzionario amante del sigaro. Ha svincolato l’architettura dagli stili imperanti grazie ad una ferma abolizione di ogni ornamento. Creò una tabula rasa sui cui potevano svettare volumi e concetti puri come il vetro che utilizzava nei suoi edifici. Con il passare del tempo il modernismo degenerò in un’assenza di fantasia, trasformandosi in una camicia di forza a cui non ci si poteva ribellare.
Robert Venturi. IlPostmodernismo fu la classica reazione al precedente modernismo. Venturi considerò la città contemporanea fuori dall’ambito dell’architettura moderna, reintroducendo il simbolismo, la contraddizione e la complessità e tralasciando i precedenti valori come la semplicità e la coerenza. Il postmodernismo produsse una foresta di grattacieli dalle forme indistinte e prive d’interesse.
Philip Cortelyou Johnson. Opportunismo ed eclettismo. Come curatore di mostre è stato capace di individuare e assorbire gli stili architettonici. Ha avuto la capacità di cogliere lo spirito dei tempi. Successivamente, nel suo lavoro, è riuscito ad inglobare i più recenti materiali e forme, anche lessicali. La sua Glass House è un compendio della storia dell’architettura del XX secolo.
Rem Koolhaas. Il realismo cinico. Soprannominato il Le Corbusier dei giorni nostri, attento osservatore, con i suoi saggi ha indagato i fenomeni come Il muro di Berlino, la Città Generica, il problema della Grande Dimensione, la Cina, la Globalizzazione, lo Shopping, ecc.
“Di più è meglio” esprime la constatazione che l’accumulo e l’affastellamento hanno sostituito forme più alte di organizzazione come la gerarchia degli spazi e la composizione. La comprensione precede l’azione.
Barack Hussein Obama. Unità e ottimismo. Propone un cambiamento attraverso l’unità. Perché scegliere tra Democratici e Repubblicani, quando si può scegliere gli Stati Uniti d’America?
Bjarke Ingles. Pragmatismo utopistico. La storia dell’architettura è da sempre dominata da due diverse tendenze: lì avanguardia con idee folli, spesso lontane dalla realtà, e la ferrea organizzazione di studi associati che costruiscono noiosi e prevedibili blocchi squadrati di ottima qualità. Ingles non sceglie nessuna delle due, si pone in mezzo a queste opposte correnti di pensiero con l’obbiettivo di creare luoghi perfetti dal punto di vista sociale, economico e ambientale.
Tratto da: Yes is more, Taschen 2011
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