Quando guardo certe abitazioni la prima domanda che sorge spontanea è “perché?”
Perché i proprietari hanno fatto quelle scelte, perché hanno voluto una cucina così brutta?
Non è per risparmiare, perché con la stessa spesa si poteva ottenere un risultato meno brutto, se non addirittura bello.
Di fronte a certi mostri non riesco a trovare una risposta e se voi siete in grado di aiutarmi, vi prego, fatelo.
A me queste cucine mi mettono allegria, e ci voleva in un giorno nebbioso come oggi. Sanno di ritrovo con gli amici e pranzi improvvisati ma gustosi.
Le cucine degli architetti invece paiono estremamente fredde, asettiche, per non dire stupide molte volte.
L’unica cosa che viene voglia di mangiare dentro quelle cucine è un grissino per non rovinare la foto.
Onestamente sono molto più ORRIPILANTI le cappe colorate di Elica.
Ciao Luca, il tuo è un errore classico.
La persona comune non si accorge che esiste l’architettura rappresentata e l’architettura vissuta, una differenza ancora più evidente negli interni delle abitazioni.
In parole semplici, gli interni che noi vediamo nelle foto patinate delle riviste e dei siti sono diversi da quelli progettati per essere vissuti dalle persone.
Per ogni foto d’interni ci sono 3 o 4 persone che devono lavorare (un arredatore, un tecnico luci, un fotografo e un paio di persone per spostare i mobili). In questo modo l’interno viene completamente stravolto e reso “fotografabile”
Un giorno scriverò su questo argomento.